Alla vigilia della festa, la gente cerca nei campi e lungo i viottoli di campagna fiori di campo ed erbe aromatiche per infondere in acqua.
La miracolosa acqua di San Giovanni
La tradizione è per almeno dieci varietà; scelte popolari sono camomilla, lavanda, rosmarino, petali di rosa, menta, salvia, finocchio selvatico e alloro. Anche i fiori di limone e il caprifoglio sono apprezzati.
Ma la pianta d’obbligo è l’erba di San Giovanni , l’erba di San Giovanni. Gli sfuggenti fiori gialli, insieme alle sue foglie, sono componenti importanti dell’acqua.
Le verdure e i fiori raccolti vengono messi in una vasca d’acqua e lasciati all’aperto durante la notte. Questa è la parte importante: la tintura sarà benedetta da San Giovanni mentre passa con rugiada potente e curativa.
L’antica leggenda dice che la rugiada è creata dalle lacrime di Salomè
L’antica leggenda dice che la rugiada è creata dalle lacrime di Salomè, che piangono per la decapitazione di Giovanni Battista. Il giorno della festa coincide con il solstizio d’estate, che si dice conferisca alla miscela ancora più proprietà curative, e alcune persone stendono dei panni per raccogliere la rugiada, che strizzano, conservando l’acqua in bottiglie da usare come acqua santa o un elisir curativo più tardi.
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Al mattino ci si lava il viso con l’acqua aromatica, oppure lo si versa (insieme ai fiori) in una vasca di acqua tiepida per un bagno rilassante che, secondo la tradizione, porterà benedizione e salute.
“L’acqua di San Giovanni curerà tutti i mali”. Antico detto popolare italiano.
