Gonfiore addominale: le cause scatenanti
Volendo escludere, a priori, le cause patologiche talvolta associate al gonfiore addominale (colon irritabile, intolleranze, gastroenteriti, ecc.), tale sintomo consegue ad abitudini senza dubbio errate, siano esse di tipo alimentare o comportamentale. Molto spesso, le due tendenze si associano favorendo la comparsa del sintomo.
Il gonfiore addominale si verifica contestualmente alla fermentazione degli alimenti e al conseguente accumulo di gas nel tratto intestinale. Ciò si rende più evidente quando la dieta abbonda di zuccheri semplici e grassi, che richiedono, in quest’ultimo caso, una digestione più lunga e laboriosa. I banchetti consistenti con i quali si usa celebrare le feste sono anch’essi, seppur nel breve termine, un carico inusuale sul normale andamento digestivo. Talvolta accompagnate da accese conversazioni, dall’introito frequente di liquidi (molta acqua, ma anche alcolici e bevande gasate) e dal consumo veloce delle pietanze, le abbuffate si associano dunque al gonfiore addominale.
Gonfiore addominale: cibi da evitare
Il primo passo per favorire il ripristino di una condizione di equilibrio consiste nell’eliminazione temporanea dei cibi zuccherati, dei dolciumi in toto, e dei dolcificanti a base di mannitolo e sorbitolo, così come degli alimenti grassi (come le carni suine, gli insaccati e i formaggi stagionati) e delle pietanze molto elaborate: in generale, è preferibile evitare le portate e i condimenti eccessivi in quantità. Un’attenzione in più anche ai metodi di cottura, escludendo i cibi fritti e soffritti.
Un occhio inoltre alle combinazioni alimentari, che possono fare la differenza in termini di benessere digestivo. A tal proposito, è preferibile non associare cibi amidacei (come pasta, pane e patate) con alimenti proteici di derivazione animale, come carne, uova e formaggio. Sconsigliato anche il consumo contemporaneo di due cibi proteici diversi (es: carne e uova, o carne e pesce), o di cibi grassi e cibi proteici insieme. Evitare, inoltre, il consumo della frutta subito dopo i pasti.
Cosa mangiare
I pasti che contribuiranno all’alimentazione del “dopo festa” dovranno essere composti da carni bianche e pesci magri, così come da verdure e cereali in chicchi, come grano saraceno e quinoa. Le portate dovranno essere di modesta entità e preparate mediante metodi di cottura semplice, come la stufatura e la cottura al forno. Per quanto concerne i condimenti, è opportuno ricorrere a piccole quantità di olio d’oliva a crudo ed erbe aromatiche, se gradite.
È corretto combinare alimenti proteici e verdure di ogni tipo, siano essere crude o cotte, così come tuberi amidacei (patate, patate dolci, ecc.) e verdure. Nelle giuste quantità, è possibile associare queste ultime anche ai formaggi magri.
Nella comparsa e nella riduzione del gonfiore addominale, le abitudini comportamentali trovano un ruolo non trascurabile: a tal proposito, è importante mangiare lentamente, tenere la schiena dritta, oltre che bere di più prima del pasto (e tra un pasto e l’altro) e meno durante.
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Le tisane per il gonfiore addominale
Il mondo delle piante offre diversi rimedi mirati per la gestione del gonfiore addominale post-abbuffata. In particolare, sono disponibili in commercio numerosi preparati erboristici a base di erbe carminative, senza dubbio efficaci nel contrastare il ristagno del gas intestinale. Tra queste rientrano il finocchio, la camomilla e la menta piperita, che ben si adattano alla preparazione di tisane e infusi. Molto spesso, le erbe vengono combinate tra loro, al fine di sfruttarne al meglio gli effetti sinergici.
