Tricofagia: cosa devono sapere chi si strappa i capelli!

Tricofagia: Sicuramente almeno una volta nella vita che sia al ristorante oppure a casa propria, è capitato di trovare un capello nel piatto. Il primo impatto non è mai qualcosa di piacevole. La domanda sorge spontanea: è pericoloso per la nostra salute?

Tricofagia: cosa devono sapere chi si strappa i capelli!

A parte che ci passa l’appetito, magari provvederemo subito a cambiare il piatto se ci troviamo comodamente a casa, nel ristorante ordiremo immediatamente una portata diversa. La verità è che in realtà trovare un capello nel piatto che non appartiene a noi non ha conseguenze dirette sulla nostra salute.

Tricofagia: risposta medica

I capelli umani sono costituiti da una proteina chiamata cheratina. La cheratina è una sostanza metabolizzabile dal nostro apparato digerente. Questa è una risposta positiva per cui non rappresenta nessuna minaccia per l’organismo se per caso ci dovesse succedere di ingerire un capello.

Nel nostro cuoio capelluto sono presenti una varietà di batteri indipendentemente dal tipo di capello e dalla frequenza con cui laveremo i nostri capelli. Il batterio più comune che normalmente attacca la nostra cute è lo Staphylococcus aureus, questi sono incuoi non sarebbero in grado di causare disturbi gastrointestinali.

Di che capello si tratta?

Adam Friedman, professore di dermatologia alla George Washington University School of Medicine and Health Sciences sostiene che Ingerire un capello o due tutto sommato non sarà un problema, tanto andrà via naturalmente. Ovviamente diverso sarà ingerire peli di roditore, presenti in alcuni prodotti alimentari. la frequenza maggiore la troviamo nelle spezie come la paprika macinata o cannella macinata.

Tricofagia: cosa devono sapere chi si strappa i capelli!

Cosa sapere?

Bisogna approfondire un altro aspetto la Tricofagia o sindrome di Raperonzolo. Sicuramente avremmo sentito parlare di questa terminologia, ma di cosa si tratta nello specifico? Si tratta di un disturbo psicologico che suscita l’impulso non volontario di mangiare i capelli.

A differenza del capello ingerito successo poche volte nel corso della vita, questo disturbo può creare un deposito di peli chiamato “matassa”. Tutto avviene nel tratto gastrointestinale. Questo disturbo comporta una difficoltà nella transazione e assorbimento dei cibi con delle contrindicazioni per la nostra salute come dolori addominali, nausea e vomito.

Pubblicato da Paolo Tescione

Paolo Tescione, Inizia in tarda età la passione di blogger e subito riesce a fondare alcuni blog in vari settori con oltre 40milioni di visite. Ha pubblicato oltre 10mila articoli sul web e libri che sono in vendita su Amazon. Consegue il Master alla Business School sole24ore. Specialista blogger, Seo, copywriter, digital marketing, content marketing. Manager ecommerce qualificato. Info paolotescione5@gmail.com