Pietro, di 16 anni, di padre e madre cattolici ma non praticanti non aveva ancora fatto la prima comunione. Il problema del ragazzo che è autistico, non riesce ad esprimersi e non parla del tutto. Tra l’altro non è autonomo ed ha bisogno di continua assistenza.
Pietro (abbiamo scelto un nome di fantasia, la famiglia vuole testimoniare la storia di fede ma vuole tenere l’anonimato sul ragazzo), sin dal primo anno di età gli fu diagnosticato l’autismo.
Dopo lunghe file dai medici e negli ospedali sotto i 10 anni i genitori ricevono il verdetto definitivo che Pietro non potrà mai recuperati ma sarà sempre un ragazzo che avrà bisogno di cure tutta la vita.
I genitori cattolici ma non praticanti si ostinano contro Dio per il destino poco felice del figlio. A tal punto che non vanno più in Chiesa e Pietro a 15 anni non ha nemmeno il Sacramento della Prima Comunione.
Un bambino autistico si avvicina alla prima comunione
Tutto cambia quando i genitori incontrano una signora che ha ricevuto un miracolo da Padre Pio. Suo figlio in fin di vita guarisce improvvisamente. La signora ai genitori di Pietro li convince ad andare a San Giovanni Rotondo. Nel frattempo Pietro prende in mano una foto di Padre Pio e non la lascia più.
Arrivati nella Chiesa del Santo a San Giovanni Rotondo Pietro, accompagnato dai genitori e dalla signora che li ha stimolati, vive una felicità immensa nella Chiesa sempre con la foto di Padre Pio nelle mani.
La signora presenta Pietro a un frate del foggiano, gli racconta tutta la sua storia e come i genitori avevano reagito. Così il frate organizza la prima comunione di Pietro. I genitori accettano anche solo per il fatto che Pietro vuole stare nella Chiesa del Santo con la sua foto tra le mani. Felice come non lo era mai stato.
Pietro ha fatto la prima comunione grazie al Santo del Gargano, Padre Pio e ha sempre la sua foto tra le mani e in tasca. Padre Pio ha un devoto in più molto particolare che lui dal primo giorno protegge in un modo speciale.