Alessandro come ogni mattina si reca al lavoro come tecnico informatico in un’azienda di produzione software. In tarda mattinata però avvisa dei dolori al petto. Subito viene portato in ospedale ma la situazione peggiora. È un infarto in atto. Da lì a poche ore viene intubato e messo in una sale per la rianimazione. I medici non danno troppe speranze ma dicono ai familiari che Alessandro avrà la peggio.
In quel momento Alessandro vive la sua esperienza di vita che lo segnerà per sempre. Infatti il giovane si trova fuori dal suo corpo. Fa un’esperienza di solo anima. Infatti vede il suo corpo sul letto e vede anche dei suoi defunti cari come i suoi due nonni paterni e uno zio, fratello della mamma, morto prematura a soli 41 anni.
Ho visto Dio e il Paradiso
Sentiamo adesso Alessandro cosa ha da dirci sul mondo ultraterreno, sul paradiso. Le sue parole “mi sono trovato a sentirmi leggero, vedevo il mio corpo sul letto ma non mi importava. In un secondo era volata via tutta la sofferenza che provavo. Subito ho incontrato i miei nonni morti quando io ero piccolo e mio zio finito un anno prima. Stavano bene tutti. Ed io insieme a loro. Subito in poco tempo (anche se il tempo per me non contava) mi sono trovato in un posto dove il blu è bianco si alternavano. Sentivo suoni e vedevo persone come noi che stavano in quel posto. Il compito principale di tutte quelle anime è di rendere perfetta la creazione di Dio. Quindi si vedevano gli uomini sulla terra, si vedevano gli angeli e Dio. Tutti insieme si era felici. Tutti insieme siamo la creazione di Dio. Dopo un po ho visto il mio Angelo custode che mi ha detto ‘vai sulla terra e vivi la tua vita con questa esperienza’. Così di lì a poco mi sono trovato nel corpo”.
Dopo questa esperienza di Alessandro abbiamo conosciuto il Paradiso, cosa si fa e come è fatto. La vita continua dopo la morte.