Mario Martone, Qua rido io
All’inizio del XX secolo, i fratelli Peppino, Titina e Eduardo vivevano con la loro bellissima giovane madre Luisa De Filippo. Non c’è padre in famiglia, o meglio, si nasconde nel ruolo dello zio Eduardo Scarpetta, l’attore e drammaturgo più famoso, ricco e acclamato della Bella Napoli.
Scarpetta, pur non riconoscendo i tre bambini biologici, li introdusse al mondo del teatro fin da piccoli. Alla morte del grande attore, i suoi figli legittimi si spartirono la tenuta, lasciando Titina, Eduardo e Peppino senza nulla. Tuttavia, “Zio” Scarpetta ha fatto ai tre giovani un dono speciale che li ha resi famosi in tutto il mondo che il suo legittimo figlio Vincenzo, che è anche attore e drammaturgo, non ha avuto.
Pronti all’Oscar
È un onore avere l’opportunità di vedere in anteprima negli Stati Uniti un film del genio eclettico della cultura italiana, il Maestro Martone dichiara Tony Renis, chairperson onorario della manifestazione realizzata con Rs Productions e Fenix Entertainment col patrocinio del Consolato Generale e l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles.
Il primo film infatti è in anteprima anche in America, denominati “De Filippo Brothers’ parliamo di Titina, Edoardo e Peppino i figli biologici di Eduardo Scarpetta non mai riconosciuti come tale!
Napoli è tra i vincitori agli Oscar 2022
- “3/19” di Silvio Soldini
- “A Chiara” di Jonas Carpignano
- “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo
- “L’arminuta” di Giuseppe Bonito
- “Il cattivo poeta” di Gianluca Jodice
- “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino
- “Ennio” di Giuseppe Tornatore
- “I fratelli De Filippo” di Sergio Rubini
- “Freaks out” di Gabriele Mainetti
- “I giganti” di Bonifacio Angius
- “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati
- “Mondocane” di Alessandro Celli
- “Parsifal” di Marco Filiberti
- “Qui rido io” di Mario Martone
- “La scuola cattolica” di Stefano Mordini
- “Supereroi” di Paolo Genovese
- “Tre piani” di Nanni Moretti
- “Yaya e Lennie – The walking liberty” di Alessandro Rak
