La curcuma e i prodotti di bellezza. La natura è ricca di ricchezze i cui benefici per la pelle e la salute sono stati sfruttati per migliaia di anni. Ma ciò non significa che siano stati tutti rivelati al pubblico. È il caso della curcuma, uno dei cui componenti potrebbe eventualmente essere utilizzato come nuovo filtro solare per combattere gli effetti dannosi dei raggi ultravioletti, secondo un recente studio.
Mentre gli specialisti della salute ribadiscono l’importanza di utilizzare una protezione efficace contro i raggi UV in caso di esposizione prolungata al sole, anche la domanda di prodotti per la protezione solare più naturali è in aumento tra i consumatori, come per tutte le categorie di prodotti per la cura della persona. È un problema che i brand hanno colto, adeguando progressivamente le proprie formule alle aspettative dei consumatori, offrendo al contempo il massimo livello di tutela possibile.
Ma ciò non ha impedito agli scienziati di continuare a cercare potenziali nuove molecole naturali. Potrebbero proteggere la pelle in modo ancora più efficace dagli effetti dannosi dei raggi ultravioletti. Un recente studio ha portato alla luce un ingrediente inaspettato che potrebbe fare proprio questo. Contribuendo così alla lotta contro i tumori della pelle, in aumento negli ultimi anni, e contro il fotoinvecchiamento: la curcuma.
Un filtro UV per il futuro?
La curcuma è già nota per le sue proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e cicatrizzanti, che aiutano nella lotta contro eczemi e psoriasi. Si tratta, più in particolare, di una sua molecola, la curcumina , che si rivela un interessante aiuto per diversi problemi della pelle. Ed è proprio a questo principio attivo che i ricercatori americani hanno prestato attenzione nella ricerca del filtro solare del futuro.
Condotto su roditori, il loro studio conferma gli effetti antinfiammatori della curcumina sulla pelle e mette in evidenza “il suo potenziale come adiuvante fotoprotettivo quando è somministrato attraverso nanoparticelle ” . Un processo destinato a superare alcune limitazioni della curcumina osservate dai ricercatori in studi precedenti, tra cui la sua bassa solubilità in acqua e rapida degradazione in vivo. La sostanza è ancora lontana dall’essere incorporata nei prodotti di uso quotidiano. Tuttavia, alla luce di questi incoraggianti risultati primari, gli scienziati ora desiderano andare oltre per determinare se la molecola attiva possa essere utilizzata come filtro solare.
La curcuma: i risultati della ricerca
In un’intervista con Dermatology Times, Adam J. Friedman, professore alla George Washington University, che ha partecipato a questo studio americano. Entusiasta di questi risultati e vede già il potenziale della curcumina, sebbene la ricerca non sia ancora in una fase avanzata. ” Idealmente questo sarebbe incorporato in una crema solare o una crema idratante che è usata insieme a una crema solare ” . Spiega lo scienziato, che crede che un’altra formulazione sarebbe possibile come “rifacimento” – cioè quando hai dimenticato di mettere sulla crema solare.
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Anche la curcumina sembra avere un brillante futuro in molte applicazioni, se si deve credere a questo ricercatore. “ Oggi ci sono prove scientifiche crescenti che suggeriscono l’utilità della curcumina nel trattamento del dolore cronico, dell’osteoartrite e delle dermatosi infiammatorie come la psoriasi; accelerazione della chiusura della ferita; e infezioni della pelle batteriche, fungine e virali, nonché disturbi cosmetici come la depigmentazione “, sottolinea.
Autore
Paolo Tescione.
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