Aumento bollette del 500%: come tutelarsi con il decreto “Salva Bollette”

Aumento bollette del 500%: come tutelarsi con il decreto “Salva Bollette”. Molti clienti ricevono avvisi dai loro fornitori di elettricità e gas che le loro bollette sono aumentate. Tuttavia, non tutti gli aumenti sono legali, né lo è la minaccia di risoluzione.

Cosa c’è che non va? Le società del gas e dell’energia elettrica stanno modificando unilateralmente i contratti, anche quelli a prezzo fisso. Secondo l’analisi del Consumismo senza scopo di lucro, alcune aziende propongono un prezzo per la componente materiale dell’energia elettrica più canoni e tutte le altre voci a kWh di 0,60 euro, mentre in condizioni normali il prezzo medio è di circa 0,22 euro, quindi un aumento del 300%.

I vecchi contratti che prevedevano tariffe al di sotto di queste soglie stanno ricevendo una lettera da parte degli operatori energetici che comunicano variazioni unilaterali delle condizioni economiche dell’offerta, con prezzi di energia elettrica e gas in aumento fino al 500%.

Aumentano le bollette di luce e gas: come pagare di meno

Le famiglie che riceveranno (o hanno ricevuto) questa lettera dall’azienda elettrica e del gas possono fare due cose per proteggersi dall’aumento delle bollette:

Trova offerte migliori e rimani sul mercato libero;
Ritorno ai mercati protetti.

La differenza sostanziale tra il servizio di maggior tutela e il servizio gratuito è che, nel primo caso, lo Stato regola le tariffe: Arera fissa le tariffe su base trimestrale, tenendo conto dei costi di produzione, dell’andamento del mercato e del valore delle materie prime.

In ogni caso, Arera offre un servizio molto utile: il suo portale raccoglie tutte le offerte del mercato al dettaglio di luce e gas. Clienti domestici, famiglie e piccole imprese possono consultare gratuitamente, confrontare i vari piani e scegliere quella più vantaggiosa.

Aumento bollette: cosa offre la legge “Salva Bollette”

I legislatori hanno stabilito che fino al 30 aprile 2023 non sono valide le disposizioni che consentono alle società fornitrici di modificare le condizioni relative alla definizione dei prezzi, anche se al cliente è riconosciuto il diritto di recesso. Tale sospensione ha effetto retroattivo, pertanto tutti gli avvisi di aumento prezzo comunicati dalla società ai clienti prima dell’entrata in vigore della legge (e quindi fino al 9 agosto 2022) saranno nulli, a meno che la modifica non sia entrata in vigore prima del 10 agosto 2022.

Legge “Salva Bollette”: quando fare domanda e quando non si può

In una nota congiunta, il Garante per la concorrenza e i mercati (Agcm) e il Garante per l’energia (Arera) hanno chiarito che le regole contenute nel secondo decreto aiuti in realtà non si applicano a tutti i contratti: in alcuni casi, a patto che i riadattamenti dei dichiaranti sia previsto dal decreto Aiuti Bis.

Tutto dipende dal tipo di contratto che l’utente firma: in primo luogo, i mercati protetti e i mercati liberi hanno contratti diversi.

Tra questi ultimi vi sono contratti che specificano il prezzo della quota di energia bloccata (prezzo fisso), altri il cui costo è determinato da variabili di mercato (prezzo variabile), ed altri ancora il cui prezzo è mantenuto solo per un determinato periodo di tempo fisso.

Se hai avuto una bolletta alta ti consiglio di rivolgerti a un Caf specializzato del settore. Secondo al tuo tipo di contratto che hai puoi valutare se beneficiare del decreto Aiuti Salva Bolletta.

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Pubblicato da Paolo Tescione

Paolo Tescione, Inizia in tarda età la passione di blogger e subito riesce a fondare alcuni blog in vari settori con oltre 40milioni di visite. Ha pubblicato oltre 10mila articoli sul web e libri che sono in vendita su Amazon. Consegue il Master alla Business School sole24ore. Specialista blogger, Seo, copywriter, digital marketing, content marketing. Manager ecommerce qualificato. Info paolotescione5@gmail.com