Onicofagia: tutte le cause e le conseguenze

L’onicofagia è il disturbo di mangiarsi le unghie causato da ansie e preoccupazioni. Colpisce prevalentemente bambini e ragazzi ma non solo, anche molti adulti ne soffrono. Scopriamo insieme le cause principali.

Onicofagia: cause psicologiche

L’onicofagia è un vero e proprio disturbo compulsivo che, secondo la teoria freudiana, si sviluppa attraverso una fissazione orale. Diventa una sorta di stimolazione ossessiva della zona.

In periodi di forte stress è molto plausibile che coloro che già ne sono affetti, possano farlo per scaricare lo stress.

In alcuni casi, diventa come una sortia di autolesionismo. Molti soggetti timidi tendono a sfogare così il loro malessere, procurandosi del male.

Per i bambini ci può essere l’imitazione: vedere i familiari farlo, può abituarli sin da piccoli a farlo in automatico.

La noia, non è una causa altamente scatenante, ma i soggetti affetti da questo disturbo non riescono a non farlo in momenti di inattività.

Conseguenze

Oltre ad essere un fattore antiestetico per mani e unghie può portare delle conseguenze lievemente gravi o abbastanza gravi, a seconda dell’entità del disturbo.

  • Indebolimento delle unghie: le unghie si spezzano se morse e possono indebolirsi dall’impatto e dalla saliva, Questo causa un indebolimento: le unghie diventano sottili e tendono a spezzarsi facilmente.
  • Dolore e sanguinamento: Spezzarle con i denti è pericoloso. Potresti spezzarle vicino alla pelle e ciò potrebbe provocare dolore e sanguinamento.
  • Sviluppo infezioni in bocca: avere tanto tempo le mani in bocca, per quanto possano essere pulite può essere comunque nocivo per essa.
  • Danni allo stomaco: oltre il problema delle mani sporche, ingerire pezzi di unghia potrebbe portare gravi danni allo stomaco. Dall’acidità e reflusso fino all’ulcera.
  • Deformazione delle dita: più frequente nei bambini, se da piccoli si tende a mangiare le unghie è possibile poi deformarle.

Non temere, ci sono delle specifiche accortezze per non farlo. Però in casi più gravi occorre andare da uno psicoterapeuta per risolvere il problema alla base.

Pubblicato da Paolo Tescione

Paolo Tescione, Inizia in tarda età la passione di blogger e subito riesce a fondare alcuni blog in vari settori con oltre 40milioni di visite. Ha pubblicato oltre 10mila articoli sul web e libri che sono in vendita su Amazon. Consegue il Master alla Business School sole24ore. Specialista blogger, Seo, copywriter, digital marketing, content marketing. Manager ecommerce qualificato. Info paolotescione5@gmail.com