Consigli ai genitori di bambini con disturbo del linguaggio

Nel disturbo del linguaggio primario il bambino presenta unicamente difficoltà nel parlare. Parla poco o nulla, usa poche parole, confonde le lettere, struttura male le frasi o presenta un’alterata pianificazione discorsiva.

La maggior parte dei disturbi primari di linguaggio si risolve col tempo. Tuttavia è importante intervenire precocemente sia perché questi disturbi tendono a evolversi in disturbi dell’apprendimento scolastico (lettura e scrittura). Sia perché sono, spesso, indice di fragilità in qualche altra componente cognitiva.

Perché la famiglia ha un ruolo fondamentale?

I genitori hanno un ruolo fondamentale nel processo di risoluzione dei disturbi del linguaggio:
sono loro che stanno più a contatto con il bambino. Lo crescono e lo educano e che devono dare man forte al Logopedista nel percorso di trattamento delle difficoltà del figlio, seguendone le indicazioni.

In realtà, già spontaneamente, un genitore mette in atto dei comportamenti utili alla stimolazione del linguaggio nel proprio bambino. Tuttavia esserne consapevoli può aiutare a rinforzare questi comportamenti e ad arricchirli ulteriormente.

Consigli pratici per i genitori 

Di seguito alcune indicazioni da seguire affinché un genitore acquisisca delle buone abitudini comunicative con il proprio bambino. Questi consigli possono risultare utili sia nel caso di bambini con difficoltà, sia per coloro che stanno sviluppando il proprio linguaggio.

 

 

Disturbo del linguaggio: parlare tanto, ma lentamente

i bambini imparano il linguaggio ascoltando chi gli sta intorno. Per questo la nostra produzione linguistica è per loro un esempio da seguire per costruire un linguaggio ricco. E’ importante parlare molto al bambino mantenendo però un eloquio lento che gli dia il tempo di comprendere e mettere assieme tutti gli elementi della frase.

 

 

Disturbo del linguaggio: denominare

Ciò che gli sta intorno per arricchire il suo vocabolario.

 

 

 

 

Evitare i vizi orali: non protrarre troppo a lungo l’uso del ciuccio o del biberon (l’ideale sarebbe non oltre i 2 anni) e cercare di scoraggiare altre abitudini viziate come succhiare il dito, oggetti vari, ciocche di capelli, mangiarsi le unghie, mordere le matite ecc…tutto questo per evitare lo sviluppo di difetti di pronuncia e di deglutizioni deviate.