Sindrome del letargo: la primavera

Sindrome del letargo: Il sonno è il bisogno primario. Durante il sonno, il corpo umano mette in atto una serie di strategie di auto-cura e rigenerazione che sono fondamentali non solo per la salute ma anche per la sopravvivenza stessa. Infatti, quando dormi: Il cervello rallenta le sue connessioni e nello stesso tempo  immagazzina energia sotto forma di zucchero, per ripartire al massimo al risveglio.

Succede che Il metabolismo rallenta, consentendo gli organi di riposare, mentre, I muscoli si rilassano, la  ghiandola pituitaria secerne l’ormone della crescita, per il rinnovamento cellulare di tessuto connettivo e muscolo striato. Cosa succede alla nostra pelle? La pelle è più ricettiva, assorbe più ossigeno, favorisce il rinnovamento cellulare ed elimina le tossine.

Sindrome del letargo, non dormi abbastanza?

La mancanza di sonno può trasformarsi alla lunga in una vera e propria psicosi, invalidante e grave patologia. Si chiama sindrome da privazione del sonno e provoca una serie di sintomi piuttosto significativi: da gli sbalzi d’umore al nervosismo generalizzato, all’ incapacità di concentrazione, inoltre, perdita di memoria e delle coordinazione fisica, per concludere nausea e qualche volta vomito.

Un meccanismo di difesa

Succede In primavera che le persone cadono vittime della cosiddetta sindrome del letargo. I cambiamenti climatici e l’alternanza dei cicli giorno e notte mettono sotto stress il corpo. Il corpo deve fare molto bene ad adattarsi alle giornate più lunghe, agli sbalzi di temperatura.

I sintomi più comuni della sonnolenza primaverile sono: stanchezza persistente, come se non dormissi mai a sufficienza, contrazione dell’emicrania, spesso descritta come il classico cerchio alla testa, apatia, spossatezza, poca voglia di fare e diminuzione delle difese immunitarie, predisposizione allo sviluppo di raffreddori e influenza o herpes labiale.

Il letargo è una malattia preoccupante?

La sonnolenza primaverilenon deve farti preoccupare per la tua salute. In effetti, questa è una risposta salutare del corpo e si consiglia il riposo per affrontare al meglio il mutare delle stagioni curare alimentazione, mentre il cervello cerca di segnalare in vari modi di rallentare il corpo, la prima conseguenza è una riduzione del metabolismo basale.

Per questo è importante non cedere alla tentazione di combattere la noia con snack e dolcetti zuccherati o ipercalorici, ma prendersi cura della propria alimentazione introducendo solo le calorie necessarie per affrontare il proprio stile di vita. Fai esercizio fisico sebbene sia importante non soccombere alla pigrizia, dedica almeno 20 minuti al giorno all’attività fisica, preferibilmente cardio. Dormi abbastanza per sbarazzarti della fatica. Quando ti senti intrappolato nella sindrome del letargo, è più importante che in altre fasi della vita dare almeno dormi 7/10 ore.

Prendi integratori: la natura ha molto a che fare con il trattamento della sindrome da ibernazione. Tra i vari alimenti complementari consigliati in questo caso ricordiamo principalmente: vitamina C, batteri lattici, pappa reale calcio e vitamina D, non solo proteggono la densità ossea, ma rendono anche gli occhi, la pelle e i capelli belli e luminosi.

Di solito, la sindrome del letargo dura 20-35 giorni, a seconda della capacità dell’individuo di stabilirsi e del clima.

 

Pubblicato da Paolo Tescione

Paolo Tescione, Inizia in tarda età la passione di blogger e subito riesce a fondare alcuni blog in vari settori con oltre 40milioni di visite. Ha pubblicato oltre 10mila articoli sul web e libri che sono in vendita su Amazon. Consegue il Master alla Business School sole24ore. Specialista blogger, Seo, copywriter, digital marketing, content marketing. Manager ecommerce qualificato. Info paolotescione5@gmail.com