Ritenzione idrica il giusto allenamento

Ritenzione idrica il giusto allenamento, dopo aver già parlato di ritenzione idrica approfondiamo qui uno dei rimedi principali. L’accumulo di liquidi negli spazi interstiziali delle cellule è la ritenzione idrica. Il problema non dipende, quindi, dalla quantità di acqua che si beve ma da dove il nostro corpo tenderà a stiparla. Puoi approfondire leggendo il nostro articolo qui. La ritenzione idrica non è la cellulite ma spesso questi due inestetismi camminano di pari passo. La dieta è sicuramente un fattore importante, inevitabile, quando si parla di ritenzione idrica ma anche il giusto allenamento ed esercizi mirati fanno parte delle azioni di contrasto.

In questo articolo vediamo quale è il giusto allenamento, quali consigli ed esercizi per combattere la ritenzione idrica.

Ritenzione idrica il giusto allenamento

Sicuramente la camminata e la corsa vanno bene (da sole non bastano), perché riattivano il sistema circolatorio e stimolano la pompa plantare che, nella ritenzione idrica, ha la sua parte. A tal proposito la bicicletta o il nuoto poco si prestano al superamento della ritenzione idrica. Sono ottime attività anaerobiche ma che nel caso specifico non ci aiutano a raggiungere il risultato.

Occorre strutturare l’allenamento in maniera graduale, alternando attività di tipo aerobico ad attività di tipo anaerobico con sovraccarichi (pesi). Anche il corpo libero va bene se si sfrutta il peso del proprio corpo. Per quanto riguarda l’allenamento con i sovraccarichi è importante coinvolgere i muscoli di tutto il corpo e non focalizzarsi esclusivamente sulle gambe. Esercizi multi-articolari, ad esempio, coinvolgono diversi distretti muscolari e vanno a stimolare una maggiore risposta anabolica che migliora la composizione corporea.

Per migliorare il microcircolo, ricorda di lavorare con carichi più alti (ovviamente nelle tue possibilità) e un numero inferiore di ripetizioni. Questo eviterà il cedimento muscolare e i processi di congestionamento responsabili dell’accumulo di liquidi.

Quali esercizi fare

Una volta stabiliti i principi guida ora che sai cosa è utile e cosa no, scendiamo nel dettaglio consigliandoti una serie di esercizi utili.

  • Corsa o camminata veloce da praticare un paio di volte a settimana per una ventina di minuti. Abbiamo già abbondantemente parlato della sua funzione.
  • Affondi gli affondi sono esercizi utili per la tonificazione delle cosce. Sono quegli esercizi contro resistenze, fatti a corpo libero sfruttando il nostro peso corporeo. Si eseguono portando in avanti una gamba e piegando quella dietro fino a 90° quasi a inginocchiarsi ma senza toccare terra con il ginocchio. Puoi ripetere 15 affondi per gamba e fare tre serie con un minuto di riposo tra una serie e l’altra. Il tempo di recupero tra una serie e l’altra è indispensabile. L’importante è non strafare, quindi, valuta tu man mano quanti affondi e serie fare.
  • Squat. Questo esercizio, invece, consiste nel divaricare le gambe e portare i glutei verso il basso quasi come a volersi sedere su una sedia, il tutto ponendo molta attenzione alla posizione della schiena che deve mantenere una postura corretta, per cui fissa un punto di fronte a te e tieni la schiena dritta nell’esecuzione degli squat.

E ancora

  • Step up a gambe alternate. Consiste nel salire e scendere un gradino, per cui poni un oggetto davanti a te che ti permetta di salirci e scenderci sopra come un gradino.
  • Push up ossia i classici piegamenti sulle braccia. Sono tra gli esercizi più potenti per sviluppare la parte superiore del corpo, tutta: spalle, tricipiti, pettorali, schiena. Ovviamente non siamo Rocky Balboa per cui vediamo come possiamo realizzarli in maniera semplificata ed alla nostra portata. Possiamo realizzarli anche appoggiando a terra le ginocchia, magari mettendo un asciugamano o un tappetino che evitino di farci fare male. Con le mani appoggiate a terra con larghezza leggermente superiore a quella delle spalle. Le dita aperte i pollici devono guardarsi. Avampiedi anch’essi poggiati per terra, tronco, nuca e bacino sulla stessa linea. Lo sguardo rivolto verso il pavimento al centro delle mani. E giù e su per almeno una decina di volte cercando di ripetere almeno tre serie.

Ritenzione idrica il giusto allenamento, infine

A fine allenamento fai sempre dello stretching e rimani qualche minuto in posizione di stretching globale (schiena a terra, gambe unite e tese appoggiate al muro). Questa posizione favorisce il ritorno venoso dalla periferia al centro ed è utile mantenerla anche la sera dopo un’ intensa giornata di lavoro. Ricordati che bere è salutare in generale ed in questo caso fa parte del percorso indispensabile per superare la ritenzione idrica.

Pubblicato da Paolo Tescione

Paolo Tescione, Inizia in tarda età la passione di blogger e subito riesce a fondare alcuni blog in vari settori con oltre 40milioni di visite. Ha pubblicato oltre 10mila articoli sul web e libri che sono in vendita su Amazon. Consegue il Master alla Business School sole24ore. Specialista blogger, Seo, copywriter, digital marketing, content marketing. Manager ecommerce qualificato. Info paolotescione5@gmail.com