Otoplastica: cos’è e quando è indicata?

L’otoplastica è un intervento che consente di correggere la forma e la dimensione delle orecchie che alterano l’armonia del viso. Questo intervento permette di intervenire rimodellando le orecchie malformate ma anche correggere i difetti dei padiglioni auricolari. L’intervento più richiesto è la correzione delle orecchie a sventola in cui vi è una sporgenza eccessiva del padiglione auricolare all’esterno. Questo problema crea un vero e proprio disagio e di stress.

Per ottenere un ottimo risultato estetico il chirurgo estetico deve avere una vasta conoscenza dell’anatomia e di esperienza. L’obiettivo è quello di aiutare la persona che si sottopone a questo intervento a riconquistare la fiducia e amare chi si vede allo specchio. La crescita dell’orecchio è quasi completata a 6 anni per cui la tecnica è praticabile a partire dai 7 anni di età. Così facendo la procedura non influirà sullo sviluppo sano dell’orecchio.

Come ci si prepara all’intervento?

Come con qualsiasi intervento chirurgico, ci sono precauzioni da prendere e preparativi da fare per garantire i migliori risultati. Tutti i farmaci che il paziente assume quotidianamente sono rigorosamente esaminati. Sarà fatta richiesta di sospensione per i soli farmaci che interferiscono con la procedura o il recupero. Il fumo influenza negativamente il processo di guarigione ed è per questo che è consigliato astenersi almeno un mese prima. Solitamente il tipo di anestesia più utilizzato è quella locale, soltanto nei soggetti più giovani o in casi specifici si preferisce l’anestesia generale.

Qual’ è la tecnica dell’otoplastica?

Esistono diversi approcci all’otoplastica e ciò che è giusto dipende da quale condizione si sta cercando di correggere e dall’aspetto che si prevede. Quando le orecchie sporgono, di solito è dovuto al fallimento della formazione della piega anti elica, che attira le orecchie verso il lato della testa. Generalmente l’otoplastica, per correggere questo problema non richiede incisione. La cartilagine dell’orecchio, divisa con un ago cavo, subisce un rimodellamento con punti di sutura sottocutanei. Il risultato è un orecchio dall’aspetto naturale con poche, se non nessuna, cicatrici rimaste dopo il recupero. Il padiglione auricolare sarà “riavvicinato” al cranio.

Se necessario, è possibile ridurre le dimensioni dei lobi auricolari oppure correggere il così detto “lobo bifido”. Dopo aver praticato le incisioni, il medico potrebbe rimuovere la cartilagine e la pelle in eccesso. Lui o lei piegherà quindi la cartilagine nella posizione corretta e la fisserà con punti interni. Ulteriori punti verranno utilizzati per chiudere le incisioni. L’otoplastica sarà eseguita in sala operatoria e richiede circa 1-2 ore per l’esecuzione. I tempi di ripresa variano dai 7-10 giorni dopodiché si può tornare ad una vita normale.

Pubblicato da Paolo Tescione

Paolo Tescione, Inizia in tarda età la passione di blogger e subito riesce a fondare alcuni blog in vari settori con oltre 40milioni di visite. Ha pubblicato oltre 10mila articoli sul web e libri che sono in vendita su Amazon. Consegue il Master alla Business School sole24ore. Specialista blogger, Seo, copywriter, digital marketing, content marketing. Manager ecommerce qualificato. Info paolotescione5@gmail.com