Ogni volta, Gesù mi ha dato la grazia di non soffrire solo in modo umano; sto meditando continuamente le sette sofferenze della Madonna. Poi, nel maggio del 1985, dovetti prepararmi di nuovo alla morte. Quando vengo trasferito da un ospedale all’altro, sacrifico sempre le mie sofferenze per la conversione dei peccatori. Mi sono alzato alle cinque e ho meditato le cinque piaghe di Gesù ei sette dolori della Madonna fino alle sette. La mia vita di preghiera è continuata anche in ospedale. Accesi anche due candele e pregai che il Signore si degnasse di illuminare i peccatori.
L’ultima volta che sono stato dimesso dall’ospedale, ho dovuto usare un respiratore, stringendomi il petto e rendendo doloroso respirare. Quando sono entrata in ospedale, potevo ancora mangiare il riso e quando sono stata dimessa dall’ospedale non riuscivo nemmeno a ingoiare la zuppa di miglio filtrata. Eppure è stato in quel momento, nella mia sofferenza, che ho offerto più preghiere e sacrifici.
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Devo ringraziare il buon Dio anche se mi ha chiamato a lui. I miei figli sono cresciuti, hanno risparmiato dei soldi… se faccio ciò che Dio vuole, di cosa posso aver paura? Per offrirmi come sacrificio e spirito di pentimento, ho detto: “Vita e morte, io appartengo al Signore”. Il 29 giugno 1985 ho preso un autobus con alcuni cristiani dalla parrocchia al villaggio “Kkot villaggio di Tongnai” (Fiore di fiori)”.
In questo villaggio un sacerdote coreano accoglie i mendicanti senza alloggio né i malati, i disabili abbandonati, i più indigenti ed emarginati; tutto è gratis. Nel 1987, questo Un sacerdote ha raccolto più di 900 persone bisognose. Molti cristiani e non cristiani vanno lì o aiutano con il lavoro. Julia stessa mi ha detto che lei e le sue compagne hanno visto così tanto quando hanno visitato il Villaggio dei Fiori La disgrazia è stata molto commovente e commovente. Durante la visita al rione, Julia ha cercato di fornire il minor aiuto possibile, vedendo Gesù in ogni stanza.
Julia ha scritto: “Sono a Back in Naju intorno alle 23:30 il 30 giugno… Ho recitato il rosario per la conversione dei peccatori e della comunità povera del Villaggio dei Fiori. Come ho detto: “Beata Vergine Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori ora e nell’ora della nostra morte. Amen”, ho fatto una meraviglia “oh!”. Guardando gli occhi e le guance della Vergine, ho visto le lacrime rigarmi il viso. Non so se sono gocce o lacrime. Sconvolto, ho svegliato mio marito che si era appena addormentato, era quasi mezzanotte. Certo, guardiamo indietro insieme e ci rendiamo conto che erano davvero lacrime».
