“Ogni tuo atto d’Amore rimane in eterno…
Ogni “GESÙ TI AMO ” attira ME nel tuo cuore…
Ogni tuo atto d’Amore ripara per mille bestemmie…
Ogni tuo atto d’Amore è un’anima che si salva perché’ ho sete del tuo Amore e per un tuo atto d’Amore creerei il Paradiso..
L’atto di Amore va a valorizzare al massimo ogni istante di questa vita terrena, facendoti osservare il Primo e Massimo Comandamento: AMA DIO CON TUTTO IL TUO CUORE, CON TUTTA LA TUA ANIMA, CON TUTTA LA TUA MENTE, CON TUTTE LE TUE FORZE. ”
(Parole di Gesù a Suor Consolata Betrone).
Maria Consolata Betrone nasce a Saluzzo (Cn) il 6 aprile 1903.
Dopo la militanza nell’Azione Cattolica, nel 1929 entrò fra le Clarisse Cappuccine di Torino con il nome di Maria Consolata.
Fu cuoca, portinaia, ciabattina e anche segretaria. Trasferita nel 1939 al nuovo monastero di Moriondo di Moncalieri (To) e favorita di visioni e locuzioni da parte di Gesù, si consumò per la conversione dei peccatori e il recupero dei consacrati il 18 luglio 1946. L’8 febbraio 1995 si iniziò il Processo per la sua beatificazione.
Questa suora fece di una frase che sentì nel cuore la missione della propria vita: “Gesù, Maria vi amo, salvate anime”
Dal diario di suor Consolata sono stati tratti questi discorsi che ebbe con Gesù e che meglio fanno comprendere questa invocazione: “Non ti chiedo che questo: un atto d’amore continuo, Gesù, Maria vi amo, salvate anime”. (1930)
“Dimmi, Consolata, che preghiera più bella puoi farmi? “Gesù, Maria vi amo, salvate anime”. (1935)
“Ho sete del tuo atto d’amore! Consolata, amami tanto, amami solo, amami sempre! Ho sete di amore, ma dell’amore totale, di cuori non divisi. Amami tu per tutti e per ciascun cuore umano che esiste… Ho tanta sete d’amore…. Dissetami tu…. Lo puoi…. Lo vuoi! Coraggio e avanti!”. (1935)
“Sai perché non ti permetto tante preghiere vocali? Perché l’atto d’amore è più fecondo. Un “Gesù ti amo” ripara mille bestemmie. Ricorda che un atto perfetto d’amore decide l’eterna salvezza di un’anima. Quindi abbi rimorso a perdere un solo “Gesù, Maria vi amo, salvate anime”. (1935).
Gesù ha espresso la sua gioia per l’invocazione “Gesù, Maria vi amo, salvate anime”. È la consolante promessa ripetuta molte volte negli scritti di suor Consolata invitata da Gesù a intensificare e a offrire il suo atto d’amore: “Non perdere tempo perché ogni atto d’amore rappresenta un’anima. Di tutti i doni, il dono maggiore che tu possa offrirmi è una giornata ripiena d’amore”.
E un’altra volta, il 15 ottobre 1934: “Io ho dei diritti su di te Consolata! E per questo Io desidero un incessante “Gesù, Maria vi amo, salvate anime” da quando ti alzi al mattino a quando ti corichi la sera”.
Gesù, ancora più esplicito, spiega a suor Consolata che l’invocazione, in favore delle anime, contenuta nella formula dell’incessante atto d’amore, si estende a tutte le anime: “Gesù, Maria vi amo, salvate anime” comprende tutto: le anime del Purgatorio come quelle della Chiesa militante; l’anima innocente e quella colpevole; i moribondi, gli atei ecc.”.