Intolleranze alimentari: quali sono i sintomi?

Le intolleranze alimentari possono essere causate da deficit enzimatici. In questi casi si hanno manifestazioni cliniche localizzate a livello gastroenterico. Le manifestazioni cliniche si dividono in : cutanee, gastroenteriche e respiratorie. Le manifestazioni cutanee sono rappresentate da orticaria e dermatite atopica. L’orticaria è caratterizzata dalla presenza di pomfi distribuiti su tutta la superficie corporea. Si associa frequentemente alla tumefazione dei tessuti molli. Le sedi più colpite sono il viso, le labbra e le palpebre. Soprattutto in età pediatrica si è riscontrato una correlazione tra allergie alimentari e dermatite anche se non è del tutto chiaro qual’ è il ruolo di queste allergie in questa malattia.

Tra le manifestazioni gastroenteriche abbiamo la sindrome orale allergica che si manifesta entro pochi minuti dall’assunzione del cibo con edema alle labbra e alla lingua e prurito. Nausea, vomito e diarrea sono presenti ma non sono sintomi non specifici infatti sono di solito sostenuti da un meccanismo pseudo-allergico. Gli alimenti più frequentemente responsabili delle manifestazioni respiratorie sono: l’uovo ed il latte vaccino. É importante ricordare che la comparsa di asma dopo l’assunzione di un alimento può rappresentare l’esordio di uno shock anafilattico. Questo è da considerarsi un’emergenza medica spesso fatale.

La maggior parte dei pazienti si presenta con una storia di orticaria, eczema, cefalea e vaghi disturbi addominali. Il paziente non sa però identificare eventuali cibi verso cui è allergico; la diagnostica è rivolta a verificare se i sintomi sono dovuti al cibo. L’anamnesi dei pazienti è rivolta ad indagare l’età di insorgenza e il tipo di sintomi. Ma si indaga anche sulla riproducibilità, l’intervallo tra la loro comparsa e l’assunzione del cibo e la durata delle manifestazioni stesse.

Qual’ é la terapia da seguire se si hanno intolleranze alimentari?

La dieta é sicuramente il mezzo più importante per la terapia delle allergie alimentari. Escludere gli allergeni alimentari responsabili comporta la totale scomparsa dei sintomi. Il regime dietetico deve rimanere sempre adeguato, completo e gradevole. Quando si esegue un regime dietetico di eliminazione, in alcuni casi si prevede di poter lentamente reintegrare l’alimento tolto. Per esempio nel caso di allergie transitorie come al latte bovino, uova o cereali. In altre condizioni invece questo non è possibile data la persistenza per tutta la vita di una specifica allergia. Per esempio nel caso di allergie ai crostacei o arachidi. Se l’alimento eliminato non può essere reintegrato lentamente, bisogna intervenire con un adeguato apporto nutrizionale, calorico e vitaminico facendo anche aggiunte e sostituzioni. Oggi esistono in commercio validi sostitutivi utilizzabili proprio nei casi in cui l’eliminazione è definitiva.

Pubblicato da Paolo Tescione

Paolo Tescione, Inizia in tarda età la passione di blogger e subito riesce a fondare alcuni blog in vari settori con oltre 40milioni di visite. Ha pubblicato oltre 10mila articoli sul web e libri che sono in vendita su Amazon. Consegue il Master alla Business School sole24ore. Specialista blogger, Seo, copywriter, digital marketing, content marketing. Manager ecommerce qualificato. Info paolotescione5@gmail.com