E’ importante per la popolazione maschile conoscere tutti quei fattori di rischio che possono far nascere il tumore. Questi sono l’età avanzata, una storia genetica predisposta ma anche gli stili di vita e l’alimentazione. Consumare eccessivamente cibi piccanti, bevande zuccherate, alcool, latticini, cibi in scatola e grassi saturi potrebbe avere nel tempo un ruolo nella formazione di questa massa tumorale. Gli studi in tale campo hanno potato a farmaci o all’individuazione di sostanze naturali in grado di prevenire la nascita del tumore alla prostata. Questo però non deve confondersi con la cura con metodi naturali che a volte può fare più danni della malattia stessa.
I composti di origine naturale più studiati sono le epigallocatechine e il licopene. Queste sostanze hanno potere antiossidante e antiinfiammatorio e sono presenti in buone quantità nel the verde e nei pomodori. Uno studio eseguito su dei soggetti ad alto rischio ha dimostrato che chi assumeva regolarmente le epigallocatechine contenute nel the verde aveva ridotto del 60% il rischio di tumore rispetto a chi aveva assunto una sostanza placebo.
Gli studi sui cibi che riducono il rischio di cancro alla prostata
Il licopene è l’altro principio attivo legato alla riduzione del rischio di tumore alla prostata. Questa sostanza è presente in alcuni vegetali, sopratutto nei pomodori. Un’ analisi di 42 studi effettuati su un totale di quasi 700mila volontari ha dimostrato che l’azione preventiva del licopene è maggiore rispetto a tutti gli altri composti ad esclusione del the verde.
Recenti studi hanno dimostrato anche una buona efficacia del resveratrolo, presente nell’uva, no solamente come agente in grado di prevenire il tumore, ma anche come valido supporto ai vari trattamenti anti-tumorali, soprattutto per l’alto potenziale antiossidante che agisce sia nelle fasi iniziali del tumore sia nella fase più avanzata limitandone la progressione. Quando escono novità su cibi quasi miracolosi come appunto uva, the verde, pomodori e molti altri ancora non c’è una buona comunicazione. Come tutti i cibi la quantità da assumere dovrebbe essere ben calibrata e consigliata da un esperto.
All’interno di un programma alimentare ben bilanciato anche questo tipo di integratori possono avere una funzione preventiva e protettiva della popolazione maggiormente a rischio. Con l’aiuto di uno specialista del settore si può capire quale sia il cibo più adatto al nostro organismo e soprattutto in che quantità. Questo è importante per non vanificarne l’assunzione con un quantitativo troppo limitato che non porta benefici o peggio ancora con un quantitativo eccessivo che può causare effetti collaterali.
La prevenzione, oltre a salvare molte vite ha effetto anche sulle casse dello stato. Assumere alimenti sani, semplici e poco costosi può avere un risvolto molto importante per tutta la società. Spesso i grandi cambiamenti iniziano da dei piccoli cambi di abitudini.