Depressione, i benefici della stimolazione cerebrale profonda

La depressione è una condizione clinica che comporta una serie di problematiche, nello specifico, si tratta di un disturbo caratterizzato principalmente da un calo di tono dell’umore. La depressione genera una profonda tristezza e reattività psicofisica anche, sofferenza emotiva e ridotta quantità di energia, con una sintomatologia precisa.

Tale condizione genera sintomi psicotici come: facilità al pianto, scarsa autostima, difficoltà di concentrazione, tendenza all’isolamento, mentre, quelli fisici si basano su cefalea, insonnia, astenia, dolori muscolari e articolari. La depressione limita consapevolmente la vita quotidiana.

Il trattamento si basa principalmente sulla somministrazione di farmaci antidepressivi: triciclici e inibitori della ricaptazione della serotonina e possono essere associati stabilizzanti dell’umore.

Secondo le stime colpisce 121 milioni di persone in tutto il mondo. Alcuni studiosi, hanno dimostrato, come la depressione può essere ridotta, grazie al risultato di uno studio condotto dagli scienziati.

Depressione: lo studio della ricerca

Gli stati depressivi sono fra le condizioni più comuni al mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel 2030 la depressione sarà la malattia più diffusa al mando.

Oltre 121 milioni di persone al mondo soffrono di depressione, in particolare modo colpisce il sesso femminile. Ci sono poi dei casi gravi in cui le persone si tolgono la vita, infatti, ogni anno sono circa 800.000  soprattutto nella fascia di età tra i 15 e i 29 anni.

Sebbene, ci sono trattamenti ottimali per la cura della depressione, ma, bisogna ammettere che meno della metà delle persone colpite riceve una terapia non efficace, generando un problema serio ovvero si tratta di una mancanza di diagnosi precoce.

Gli scienziati del Centro della Salute dell’Università del Texas a Houston, in uno studio hanno scoperto che dopo dodici mesi di trattamento, la stimolazione cerebrale profonda è in grado di apportare cambiamenti metabolici cerebrali. Si tratta, nello specifico, di una efficiente terapia contro la patologia resistente alle classiche cure.

Benefici della stimolazione cerebrale profonda

Per molti anni la stimolazione cerebrale profonda è stata impiegata nel trattamento delle problematiche legate a patologie celebrali che limitano il movimento, come il parkinson.

La procedura consiste di elettrodi  aree ben precise del cervello, generando impulsi elettrici al fine di influenzare l’attività cerebrale.

Nello specifico, i ricercatori prendendo di mira un fascio di fibre che lasciano il ramo superolaterale del fascio proencefalico mediale per spostarsi in altre zone del cervello.

Prima di procedere a questa manovra profonda, gli studiosi  hanno eseguito una scansione PET  su dei dieci partecipanti. In seguito, dopo alcuni mesi sono state ripetute per verificarne i cambiamenti post trattamento.

La risposta alla terapia ha stabilito che la depressione con questo metodo si è ridotta di almeno il 50%, beneficiando principalmente tutti quei soggetti refrattari alle cure, ovviamente, in seguito, ci saranno altri approfondimenti, come affermano gli studiosi.

 

Pubblicato da Paolo Tescione

Paolo Tescione, Inizia in tarda età la passione di blogger e subito riesce a fondare alcuni blog in vari settori con oltre 40milioni di visite. Ha pubblicato oltre 10mila articoli sul web e libri che sono in vendita su Amazon. Consegue il Master alla Business School sole24ore. Specialista blogger, Seo, copywriter, digital marketing, content marketing. Manager ecommerce qualificato. Info paolotescione5@gmail.com