Malattie autoimmuni: quale dieta seguire?

Le malattie autoimmuni sono una serie di patologie in cui l’organismo sviluppa una risposta immune nei confronti dei propri antigeni. In pratica il sistema immunitario non riconosce più alcuni organi come propri e scatena degli anticorpi contro di essi. Ne consegue una patologia infiammatoria cronica. Esistono numerose malattie autoimmuni fra cui l’artrite reumatoide, sclerosi multipla, malattie del collageno in generale, malattie autoimmuni della tiroide ed altre. Di base esiste un’infiammazione subdola e cronica che determina uno stato di acidosi continua, e sintomi di malessere quali senso di gonfiore ed astenia. Gli accorgimenti dietetici per questi soggetti prevedono di disintossicare l’intestino, il più esteso organo in contatto con sostanze estranee.

É importante mantenere in stato di salute la microflora batterica del tratto intestinale, introducendo alimenti ricchi di fibre ed evitando prodotti eccessivamente raffinati ricchi di zuccheri semplici. Dove sospetto può essere utile valutare la possibilità di allergie o intolleranze alimentari. Queste possono apparire in soggetti affetti da malattie autoimmuni specie in presenza di squilibrio della flora batterica intestinale e di pregresse terapie con antibiotici o cortisonici. Frammenti di alimenti possono penetrare negli strati più profondi della mucosa ed innescare uno stato infiammatorio locale. Se questa situazione persiste le cellule di difesa del sistema linfatico intestinale intervengono e producono anticorpi ed altre sostanze di difesa. In questi soggetti, quindi, la correzione dello stato di intolleranza alimentare determina una riduzione dello stato infiammatorio e di acidosi generalizzata.

Quali sono gli alimenti da evitare nelle malattie autoimmuni?

È utile aumentare il consumo di frutta, verdura, yogurt, riso, cereali non raffinati, carne di coniglio e tacchino, pesce azzurro, farine di mais e di farro, legumi freschi, ananas fresco e mela cotta. Sono da evitare gli alimenti più frequentemente allergizzanti quali farina di frumento, latte non privato di lattosio, fragole e frutta secca, pomodoro, cioccolato e crostacei. Le proteine animali sono da ridurre perché provocano putrefazione intestinali. Sono da ridurre i grassi saturi di origine animale. É opportuno integrare l’apporto di acidi grassi polinsaturi così da ridurre l’infiammazione.

Pubblicato da Paolo Tescione

Paolo Tescione, Inizia in tarda età la passione di blogger e subito riesce a fondare alcuni blog in vari settori con oltre 40milioni di visite. Ha pubblicato oltre 10mila articoli sul web e libri che sono in vendita su Amazon. Consegue il Master alla Business School sole24ore. Specialista blogger, Seo, copywriter, digital marketing, content marketing. Manager ecommerce qualificato. Info paolotescione5@gmail.com