Autismo soluzione sui comportamenti: negli Stati Uniti una scuola ha speso 20 anni delle sue ricerche per aiutare gli autistici sui comportamenti e agevolarli ad una vita serena. Dopo tante ricerche hanno creato il “Il design thinking” per gli autistici. La dottoressa Joan Fallon, scienziata e membro della d.school ci ha scritto questo post per mostrarci le conclusioni della ricerca.
Il design thinking come previsto dalla d.school ha otto elementi fondamentali credo che nessun pezzo di questo modello sia più importante dei primi due elementi: incertezza ed empatia.
Per rimanere aperti a scoprire un problema e poi risolverlo , devi rimanere per un po’ nell’incertezza. Le soluzioni spesso non sono chiare e il percorso corretto verso una soluzione emerge dall’incertezza e dall’ambiguità che derivano dall’essere pazienti e aderire a un processo come il design thinking.
L’empatia è probabilmente la parte più importante di questo processo. L’empatia è l’esperienza di mettersi nei panni di qualcun altro per avere la migliore comprensione delle circostanze dell’altro come è umanamente possibile. Le persone che hanno maggiori probabilità di cambiare il mondo sono quelle che ne osservano più acutamente il bisogno, che si mettono nei posti degli altri e che capiscono cosa provano o pensano gli altri. Di seguito sono riportati tre precetti da tenere a mente quando si tenta di risolvere problemi, effettuare cambiamenti e guidare gli altri.
Autismo soluzione sui comportamenti: cambia il modo in cui vedi il mondo
Se entri in un cinema buio, una volta trovato il tuo posto, cercherai i segnali di uscita. Se guidi lungo una strada in cui una frana ha disseminato la strada di massi e radici di alberi, cercherai percorsi alternativi o il modo più efficiente per navigare su quella strada. La visione a tunnel è il tuo nemico in quella stanza buia o su quella strada pericolosa. “Guardarsi intorno”, scansionare l’ambiente per identificare il percorso migliore attraverso di esso, è di fondamentale importanza.
Come imprenditore o creatore di cambiamenti, trovare la strada per il passaggio successivo è la componente più essenziale del cambiamento, quindi guarda le cose come stanno realmente. Vedi tutto. La cosa più importante è assicurarsi di avere una visuale completa della vista davanti a te. Concentrarti su un solo aspetto del tuo viaggio può farti perdere la prospettiva.
L’autostima abilita l’empatia
Per essere pienamente empatici, dobbiamo essere in grado di andare oltre noi stessi, la nostra ossessione e il nostro interesse personale per metterci nei panni di qualcun altro. L’empatia aiuta a risolvere i problemi perché è un modo importante per identificare i problemi. La leadership riguarda la risoluzione dei problemi, quindi guidare con empatia aiuta a identificare i problemi dal punto di vista degli altri, non solo quello che pensiamo sia un problema. Avere empatia nella nostra vita personale così come nella nostra vita lavorativa ci consente di lavorare in modo più intelligente, creare soluzioni migliori e per rendere il nostro posto di lavoro notevolmente migliore per tutti.
Fai dell’incertezza la tua compagna
Quando intraprendiamo avventure audaci, l’incertezza gioca una parte importante della nostra traiettoria. Diversamente dal rischio, l’incertezza ti mantiene in uno stato di cambiamento costante e ti presenta la necessità di essere flessibile. Come imprenditore o creatore di cambiamenti, l’incertezza è la tua compagna costante. Non confonderlo mai come un’eccezione nel tuo viaggio, ma piuttosto come una regola.
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Poiché l’incertezza è una compagna costante, sfruttarla al meglio può effettivamente produrre molte grandi cose lungo il tuo viaggio. Lo considero una risorsa. Imparare a lavorare con l’incertezza, a scambiare una persona conosciuta o sconosciuta con un’altra è sempre utile. L’incertezza apre la mente alla possibilità, alla creatività e alla risoluzione dei problemi. Scrive la scrittrice Margaret Drabble: “Quando nulla è sicuro, tutto è possibile”. L’incertezza non è un impedimento al cambiamento, ma piuttosto un catalizzatore.