Agopuntura: cos’è e quando è indicata?

L’agopuntura è una tecnica terapeutica antichissima che consiste nell’infissione di sottili aghi nella cute, in corrispondenza di punti ben precisi. Questi sono situati su determinati “meridiani” che attraversano il corpo umano, o in punti dolenti. Il compito dell’agopuntore consiste nel formulare una precisa diagnosi con la determinazione della sede dell’alterato flusso di energia e intervenire per liberare i canali coinvolti. Così ristabilisce un equilibrato flusso di energia. L’intervento terapeutico è affidato alla stimolazione di una serie definita di punti mediante aghi, ma intervenendo anche, in determinati casi, con la loro manipolazione manuale o elettrica. All’agopuntura possono integrarsi altre pratiche terapeutiche come l’applicazione di calore, la fitoterapia, la terapia nutrizionale, le tecniche di massaggio. L’apprendimento della teoria e della pratica non è semplice ed è per questo che richiede studi accurati.

Secondo gli insegnamenti della medicina tradizionale cinese, l ‘Agopuntore deve mettere in atto cinque procedimenti. Deve fare una diagnosi completa, deve decidere il punto del meridiano che deve essere trattato, deve scegliere il tipo e la lunghezza dell’ago da usare. Deve inoltre decidere la direzione e la profondità dell’inserimento e stabilire quando tempo l’ago deve essere lasciato. L’agopuntore deve verificare se la persona è molto o poco sensibile all’ago. Le persone sensibili hanno bisogno di pochi aghi (1-3) da tenere per poco tempo (5-60) secondi. Persone meno sensibili hanno bisogno di uno stimolo maggiore (10-14 aghi per 15-30 minuti. Prima di inserire gli aghi, l’agopuntore fa un test per confermare l’opinione che si è fatta a seguito della diagnosi.

Qual’ è la tecnica?

Preme con le dita il punto o i punti che ha deciso di trattare. Se alla pressione il paziente non sente niente e tuttavia, dopo l’inserimento dell’ago prova un piccolo dolore significa che l’organo corrispondente è in buona salute. Se, al contrario, il punto è dolente alla pressione, ma non reagisce al momento dell’inserimento, l’organo ha bisogno di cura. Il paziente deve essere sistemato nella posizione più comoda per l’inserimento degli aghi. Essi sono di forma, materiale e lunghezze diverse in rapporto al tipo di disturbo e alla profondità a cui vanno infissi. Si deve accertare che siano assolutamente sterili utilizzando aghi monouso. Il successo dell’agopuntura è affidato innanzitutto alla corretta scelta dei punti sui quali è opportuno agire. Le forme artritiche e reumatiche, i dolori osteoarticolari, lombalgie, sciatiche e cervicalgie sono i problemi più frequenti per cui l’agopuntura viene principalmente utilizzata.

L’agopuntura ha controindicazioni?

L’agopuntura è impotente in alcuni casi come ad esempio il tumore. In questo caso l’agopuntura può alleviarne alcuni sintomi ma non può curarlo. L’agopuntura non può essere utile nei disturbi di origine genetica. In caso di gravi disturbi psichiatrici, l’agopuntura in un primo momento provoca un aggravamento dei sintomi. Infatti la sua pratica potrebbe risultare rischiosa in caso di depressione grave.

Pubblicato da Paolo Tescione

Paolo Tescione, Inizia in tarda età la passione di blogger e subito riesce a fondare alcuni blog in vari settori con oltre 40milioni di visite. Ha pubblicato oltre 10mila articoli sul web e libri che sono in vendita su Amazon. Consegue il Master alla Business School sole24ore. Specialista blogger, Seo, copywriter, digital marketing, content marketing. Manager ecommerce qualificato. Info paolotescione5@gmail.com